Coronavirus, Papa Francesco: "Questa crisi ci tocca tutti: ricchi e poveri"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Papa Francesco, “Quando si cominciano a sentire discorsi populisti non è difficile ricordare quelli di Hitler”

Papa Francesco

Emergenza coronavirus, Papa Francesco: “Questa crisi ci tocca tutti: ricchi e poveri. È un appello all’attenzione contro l’ipocrisia”.

Intervistato dal giornalista Austen Ivereigh, Papa Francesco ha parlato dell’emergenza coronavirus e dei rischi legati agli egoismi. Nel corso della sua intervista il Pontefice non ha risparmiato critiche ai populismi.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Coronavirus, l’elogio del Papa: “Alcuni governi hanno preso misure esemplari per difendere la popolazione”

Nella prima parte della sua intervista il Papa ha voluto elogiare la reazione di alcuni governi che hanno agito in maniera esemplare di fronte all’emergenza coronavirus.

“Alcuni governi hanno preso misure esemplari, con priorità ben definite, per difendere la popolazione. Ma ci stiamo rendendo conto che tutto il nostro pensiero, ci piaccia o non ci piaccia, è strutturato attorno all’economia. Si direbbe che nel mondo finanziario sacrificare sia normale. Una politica della cultura dello scarto. Da cima a fondo”.

“Penso per esempio alla selettività prenatale […]. Oggi è molto difficile incontrare per strada persone con la sindrome di Down. Quando la si vede nelle ecografie, li rispediscono al mittente. Una cultura dell’eutanasia, legale o occulta, in cui all’anziano le medicine si danno fino a un certo punto”.

udienza privata Papa Francesco
Papa Francesco

Papa Francesco e il coronavirus: le sfide della Chiesa durante e dopo l’emergenza

Papa Francesco ha poi parlato del modo in cui lui sta vivendo la crisi e di quelle che saranno le sfide della Chiesa quando l’emergenza sarà finita.

“Sto vivendo questo momento con molta incertezza. È un momento di molta inventiva, di creatività. Penso alle mie responsabilità attuali e nel dopo che verrà. Quale sarà, in quel dopo, il mio servizio come vescovo di Roma, come capo della Chiesa?

Quel dopo ha già cominciato a mostrarsi tragico, doloroso, per questo conviene pensarci fin da adesso attraverso il dicastero per lo Sviluppo umano integrale è stata organizzata una commissione che lavora su questo e si riunisce con me. La mia preoccupazione più grande – almeno, quella che avverto nella preghiera – è come accompagnare il popolo di Dio e stargli più vicino.

Questo è il significato della Messa delle sette di mattina in live streaming, seguita da molti che si sentono accompagnati. Come pure di alcuni miei interventi e del rito del 27 marzo in piazza San Pietro. E di un lavoro piuttosto intenso di presenza, attraverso l’Elemosineria apostolica, per accompagnare le situazioni di fame e di malattia”.

Papa Francesco
Papa Francesco

Il Papa, ‘Quando si cominciano a sentire discorsi populisti non è difficile ricordare quelli di Hitler’

Il Papa ha poi voluto mandare un messaggio al mondo della politica, puntando il dito contro i populismi.

Questa crisi ci tocca tutti: ricchi e poveri. È un appello all’attenzione contro l’ipocrisia. Mi preoccupa l’ipocrisia di certi personaggi politici che dicono di voler affrontare la crisi, che parlano della fame nel mondo, e mentre ne parlano fabbricano armi. È il momento di convertirci da quest’ipocrisia all’opera. Questo è un tempo di coerenza. O siamo coerenti o perdiamo tutto”, sottolinea nell’intervista.

“Oggi, in Europa, quando si cominciano a sentire discorsi populisti o decisioni politiche di tipo selettivo non è difficile ricordare i discorsi di Hitler nel 1933, più o meno gli stessi che qualche politico fa oggi”.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 8 Aprile 2020 10:33

Coronavirus, c’è il nodo degli asintomatici. Quanti sono? E sono contagiosi?

nl pixel